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Descrizione

La sempre maggiore affermazione della figura professionale dello psicologo in ambito giuridico-forense è testimoniata in Italia dalla crescente richiesta di prestazioni psicologiche provenienti dal mondo giudiziario, che vede coinvolto un numero sempre più alto di psicologi che trovano veri e propri spazi occupazionali presso i Tribunali e le Procure presenti nel territorio.

Nell’ottica di tutela della professione, alla luce dell’ingente sviluppo sul territorio regionale, nonché con l’auspicio di migliorare la qualità degli interventi tecnici richiesti dalle Agenzie Giudiziarie, il Gruppo di Lavoro intende attivare:

TAVOLI DI LAVORO che vedranno il coinvolgimento dell’Ordine Nazionale degli Psicologi, del Consiglio Nazionale Forense, di Confprofessioni.

– FORMAZIONE CONTINUA attraverso un lavoro di Rete multidisciplinare volto a percorsi di aggiornamento e formazione in un’ottica di formazione continua, secondo le indicazioni introdotte dalla Legge Lorenzin per il triennio 2020-2022.

Cornice di riferimento

Nel quadro attuale le più importanti criticità che si riscontrano sono relative a due macroaree:

ONORARI

La materia della liquidazione dei Consulenti Tecnici d’Ufficio è da sempre disciplinata dal D.P.R. n. 115/2002 (artt. 49 ss.) e dal D.M. 30.5.2002 che per la categoria degli psicologi risulta spesso lesiva della dignità e del decoro professionale (vedi Art 24 e Vacazioni).

Con il D.M. 19 luglio 2016 n. 165, il Ministero della Salute ha emanato il Regolamento per la determinazione dei parametri per la liquidazione da parte di un organo giurisdizionale dei compensi per le professioni regolamentate, tra cui quella di psicologo, i cui onorari risultano aggiornati alle prestazioni richieste. Tuttavia, le liquidazioni dei compensi professionali degli psicologi, nominati quali consulenti d’ufficio nell’ambito di processi o procedimenti giudiziari, non tengono conto del D.M. 165/2016, integrativo della norma di cui all’art. 50 del D.P.R. 115/2002, con la conseguenza che la discrezionalità del giudice fa da padrona, e dunque, mentre in alcuni casi le liquidazioni sono congrue e commisurate all’importanza della prestazione resa, in altri vi sono liquidazioni lesive della dignità e del decoro professionale, oltre che risibili dal punto di vista prettamente economico.

Altresì, sarà di fondamentale importanza nei procedimenti Civili, ai fini della tutela dei consulenti, trovare un accordo Ordine/Tribunali volto a far disporre dai giudici un congruo acconto – “acconto onorario a saldo” – in sede di giuramento. La criticità ad oggi presente è che con la ricezione del decreto di liquidazione – dopo circa un anno, un anno e mezzo dal deposito dell’elaborato – le parti si rifiutino di saldare la consulenza e si è costretti a procedere per le vie legali, sostenendo delle spese, senza alcuna certezza di rientrare del credito, atteso che spesso le parti non posseggono nulla da pignorare. In ordine alle note criticità presenti nelle consulenze tecniche in ambito civile con parti ammesse al Gratuito Patrocinio a Spese delle Stato, la questione affrontata a livello nazionale dal CNOP in Commissione Giustizia, ad oggi è leggermente rientrata grazie alla nota sentenza della Corte Costituzionale 217/2019 che ha stabilito che gli onorari dei CTU devono essere anticipati dall’Erario.

AGGIORNAMENTO ALBI CTU/PERITI

La complessità dei casi e la delicata prestazione richiesta dalle A.G. obbliga il garantire l’aggiornamento continuo della cosiddetta “speciale competenza” tecnico-scientifica nel settore, necessaria ed indispensabile per esprimere un parere tecnico, motivato ed ineccepibile dal punto di vista giuridico a tutela dello Stato e del Cittadino.

Obiettivi generali e specifici

In riferimento a quanto fin ora esposto, le maggiori criticità nell’ambito della Psicologia Giuridico Forense in Italia, sono relative alla liquidazione dei Consulenti Tecnici d’Ufficio che subiscono l’attribuzione di parcelle spesso lesive della dignità e del decoro professionale a fronte degli incarichi di grande responsabilità e competenza che il ruolo di CTU prevede.

A tal riguardo la delicata richiesta obbliga lo psicologo che opera in ambito giuridico forense a mantenere un elevato livello di competenza specifica e pertanto appare necessario un costante aggiornamento degli albi CTU / periti che tenga conto di quanto fin ora descritto.

L’obiettivo generale del presente Gruppo di Lavoro è rivolto pertanto a:

mettere in atto azioni che possano portare alla soluzione delle criticità esposte anche mediante l’interlocuzione con gli Enti di riferimento;

rilevare e mappare sul territorio nazionale l’analisi dei bisogni dello psicologo in ambito Giuridico Forense.