Descrizione
Il gruppo di lavoro mira da un lato ad inquadrare la tipologia di errore umano più frequente da parte degli operatori sanitari, con particolare riferimento all’attività nelle sale operatorie e durante le attività diagnostiche in campo medico; dall’altro intende individuare metodologie idonee a ridurre i rischi clinici di chi, operando in ambito sanitario, si trova inevitabilmente esposto.
Cornice di riferimento
Con la legge 24/2017 (Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie) il legislatore interviene nuovamente sulla responsabilità sanitaria. Si afferma in primo luogo il principio fondamentale della sicurezza delle cure, cercando un punto di equilibrio tra tutela del paziente e responsabilità sanitaria. In questa prospettiva il legislatore sposta il baricentro del sistema sulla prevenzione e gestione del rischio connesso all’erogazione di prestazioni sanitarie, per intercettare ed evitare l’errore. Si cerca così di limitare a una casistica circoscritta il ricorso risarcimento successivo, che ha avuto negli ultimi decenni un impatto devastante sul sistema sanitario e sui singoli professionisti.
Da queste linee direttrici sembra evidente che tanto le strutture sanitarie quanto gli esercenti la professione sanitaria e le compagnie assicurative si trovino davanti a un significativo cambiamento che va compreso e gestito e dove la riduzione del rischio clinico occupa un posto di rilievo.
Negli stati Stati Uniti la formazione finalizzata alla prevenzione dell’errore umano, componente importante del rischio clinico, è ampiamente conosciuta e molto applicata. Qui in Italia siamo agli albori di questo “concetto formativo†quindi gli spazi di intervento sono ampi. Tuttavia, a testimonianza dell’interesse crescente sull’argomento, qualcosa in Italia si è cominciato a fare utilizzando il CRM Crisis Resources Management: percorsi formativi realizzati da docenti italiani che hanno lavorato in sinergia con l’università di Boston. Nonostante ciò, si tratta di interventi sporadici, spesso nati da una trasposizione delle metodologie d’intervento finalizzate alla riduzione dell’errore umano in ambiente aeronautico, ancora non perfettamente adattate e capillarmente diffuse in ambito sanitario.
Obiettivi generali e specifici
L’idea è quella di costituire un osservatorio, all’interno del gruppo di lavoro, con lo scopo di monitorare la tipologia di incidenti segnalati dai vari responsabili del rischio clinico delle Aziende Sanitarie presenti nel territorio nazionale, che verranno coinvolte nel campione d’indagine. Da questa analisi preliminare nasceranno proposte di intervento di prevenzione dell’errore umano suddivise per settore lavorativo, che si attaglino il più possibile alle specifiche esigenze degli operatori sanitari.
A seguito dell’indagine preliminare saranno strutturati dei percorsi formativi finalizzati alla riduzione dell’errore umano tipico di ciascun settore lavorativo. A seguito di questa fase si monitorerà l’efficacia formativa in termini di apprezzamento della stessa da parte dei partecipanti.
Appena l’esperienza sul campo sarà consolidata saranno predisposti dei programmi formativi per colleghi che intendano proporsi come formatori nel settore sanitario con specifico riferimento alla riduzione dell’errore umano.