Con estremo rammarico prendiamo atto di una vicenda che riguarda la categoria professionale degli Psicologi, encomiata pubblicamente a livello territoriale, locale e nazionale per le competenze e l’abnegazione con cui si è messa a servizio della comunità in questa Pandemia, rispondendo alla chiamata giunta dalle istituzioni in un momento altamente drammatico nella vita di tutti noi.
La mancata proroga dei contratti di 19 psicologi reclutati dagli Ospedali Riuniti “Villa Sofia – Cervello” di Palermo, nell’ambito dell’emergenza Covid 19, a fronte della deliberazione di proroga per 624 Operatori sanitari e non (medici, infermieri, OSS, biologi, ingegneri, amministrativi ecc), ci impone improrogabili riflessioni. I colleghi Psicologi e Psicoterapeuti, hanno prestato la loro opera professionale nel periodo compreso tra ottobre 2021 e il 31 marzo scorso all’interno dei reparti Covid, garantendo supporto a pazienti, familiari e operatori esposti a situazioni altamente stressanti.
Se da una parte questa urgenza sanitaria ha fatto emergere la necessità di occuparsi della salute pubblica intesa come da definizione dell’OMS “uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale” e non semplicemente “assenza di malattie o infermità”, dall’altra assistiamo alla resistenza di alcune istituzioni nel prendere atto di una realtà ormai consolidata a livello internazionale che pure in moltissime linee guida richiama ad alta voce la necessità di avvalersi di interventi di natura psicologica a vari livelli.
Ci troviamo di fronte ad azioni puramente schizofreniche in cui un giorno prima si parla dell’importanza degli interventi di supporto psicologico e il giorno dopo si tagliano proprio le risorse deputate a tale intervento. Nel novembre 2021 la direzione dell’Ospedale Villa Sofia-Cervello di Palermo annuncia con grande orgoglio la costituzione del nuovo team: “Una sorta di “caleidoscopio” della psicologia volto oltre che al supporto del benessere psico-fisico di operatori sanitari, pazienti e familiari, anche al miglioramento delle dinamiche organizzative in situazioni ad alta criticità come quelle che hanno contrassegnato il lungo periodo pandemico”. Con la delibera aziendale n.562 del 31 Marzo 2022 ne sancisce definitivamente la fine.
Si predica bene e si razzola male.
È giunto il momento di parlare meno e agire di più per il benessere della comunità. Per questo ci appelliamo a tutti gli attori coinvolti nello svilimento della salute mentale e a quella parte della politica che ha veramente a cuore il bene della polis, il benessere dei cittadini e la funzionalità dei servizi. La salute mentale non merita di essere mortificata ancora una volta da beghe burocratiche e quadrature di bilancio.
Gli stanziamenti di fondi dedicati alla salute mentale inseriti nell’ultima Legge di Bilancio hanno sottolineato l’importanza degli interventi di natura psicologica nei servizi della salute mentale rivolti sia alla persona che ai professionisti stessi.
L’associazione di categoria PLP – Psicologi Liberi Professionisti, in rappresentanza della comunità professionale nazionale è vicina ai colleghi che hanno denunciato questa azione discriminatoria e stanno portando avanti questa battaglia che prescinde dalle vicende personali e riguarda tutti i cittadini e le cittadine che si vedono negato l’accesso alle prestazioni psicologiche in Sicilia come in ogni altra parte d’Italia.
Confidiamo nella volontà politica ed istituzionale di chiarire e risolvere la vicenda nell’interesse del benessere delle persone.
PLP – Psicologi Liberi Professionisti
Associazione di Categoria